Io ci provo, parto convinta (e contro chi mi provoca non me la cavo male) il problema sussiste quando il mio avversario non è una lingua tagliente ma un paio di teneri occhioni dolci.
Il principio è lo stesso del cucciolo: gioca, disturba, fa casini ma quando vai lì per punirlo sfoderla il suo più riuscito sguardo profondamente innocente e non puoi niente davanti a questo.
Polpetta, cara Polpetta cosa devo fare con te?
A volte mi fa veramente incazzare, poi mi guarda, sorride e le perdonerei l'omicidio di mia madre.
Viva S. Valentino la festa dei cervelli in pappa!
giovedì 14 febbraio 2013
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