mercoledì 30 luglio 2014

Elena vs matrimonio ovvero "dove sei finita cinica me?"

Come vedevo il matrimonio fino a qualche tempo fa:
La morte di un rapporto, il trascinarsi dietro una zavorra, l'essere intrappolati in qualcosa difficile e doloroso da sciogliere.
Mi reputavo contro questo tipo di unione...

Poi non so.. ho cambiato idea!
E' stato un qualcosa di lento ma inesorabile...

Oggi..
 Dopo aver conosciuto la ragazza bonsai credo di aver ritrovato quella fiducia che non ho mai avuto nella "storia seria", la fantomatica relazione del per sempre.
Non sono una sprovveduta, so che potrebbe finire, so che potrei scoprire di non essere la ragazza giusta per lei o viceversa...
Continuo a credere però che quando sarò una vecchiaccia cadente e rompicoglioni, ci sarà una dolce presenza (magari pure lei flaccida e scartavetra coglioni) che amerò più di me stessa.
Sento di essere disposta a costruire un rapporto e lottare ogni giorno per quello che sto costruendo, ho fiducia in questo.

Lascio alcune risposte (non mie) sull'argomento che mi hanno colpito positivamete:


Cosa ne pensi del matrimonio? Che significato ci attribuisci?
È un impegno, una promessa reciproca. Credo sia una scelta coraggiosa - per chi non la fa con leggerezza - perché si tratta di un gesto di totale fiducia e condivisione. Si dice che "una pena condivisa, è una pena dimezzata", e infatti è vero: condividere una difficoltà significa anche avere due teste che pensano a una soluzione invece che una sola. Per quanto sia figo il concetto di "io da solo contro il mondo e che nessuno mi rompa i coglioni", personalmente non sarà mai importante come avere una persona di fiducia accanto. Al di fuori del matrimonio, le persone si sono sempre legate con promesse, patti di sangue o altre forme di legami celebrati con un rito (tanto per fare un esempio, i cosiddetti "fratelli giurati" vichinghi, che si giuravano lealtà fino alla morte, ma ce ne sono un sacco). Il matrimonio, beh, implica una vicinanza "totale" di due persone, nel corpo come nello spirito, nei gesti come nelle intenzioni. È una prova di grande coraggio, ripeto, e al giorno d'oggi il vedere la gente che si sposa e divorzia mi fa solo venire uno sconforto immane: non hanno alcuna idea di cosa significhino le parole "impegno" e "sacrificio"...mi fanno pena...
Cosa rende il matrimonio diverso da uno "stare insieme", non è anche questa una promessa di impegno e fedeltà?
In effetti lo sarebbe; la differenza sta nel fatto che un rito suggella una promessa, a prescindere dal fatto che si parli di rito religioso, civile, oquelcazzochevuoi, i riti sono dei simboli che concretizzano il volere delle persone, diciamo dal lato psicologico che dovrebbe servire a chi lo svolge anche come invito e spinta all'impegno di cui parlavo prima. Se mi parli dello "stare insieme" come fidanzati prima di rendere la promessa valida fino alla morte, allora beh, è una cosa che ci sta dato che prima di fare un giuramento così bisogna anche vedere che insieme ci sta bene.


martedì 8 luglio 2014

Cara Mary...

 
Tempo fa ho inviato una lettera a Mary.
Avete presente quell'amico/a che vi é sempre stato accanto? Quella persona a cui volete tanto di quel bene, un compagno di avventure... a cui non avete mai detto "sei importante".
Quel giorno avevo realizzato tutto ciò, mi ero un po' dispiaciuta e quindi ho pensato di scrivere la famosa lettera e spedirla "nel modo tradizionale".
 
Conoscendo la lentezza delle nostre care poste italiane mi sono confidata con M. chiedendo quanto effettivamente ci avrebbe messo ad arrivare a destinazione. 
Ed ecco qui che arrivo al punto.
 
M: Hai pensato che potrebbe spedirne una a sua volta una? Quindi non ti direbbe che é arrivata semplicemente arriverebbe una sua risposta. 
Io (riflettendoci un attimo): si, quello che dici ha senso, però non credo andrà così. 
La pigrizia inverosimile di Mary le impedirà di comprare anche solo un francobollo.. figuriamoci carta e busta!"
 
Tempo dopo, incontrando Mary per un'uscita tra amici mi cumunica che la lettera é arrivata. 
"Sai.. avevo pensato di risponderti... però avrei dovuto comprare la carta, busta (ecc..) e quindi uscire di casa. Lo sai che sono pigra!"

Ripensandoci adesso mi é salita proprio tenerezza...
Cara Mary, ormai ti conosco troppo bene!!