sabato 10 agosto 2013

Le avventure di Elena: la ragazza misteriosa

Una o 2 settimane fa ad una festa ho conosciuto una ragazza, non era intenzionale o voluto, è successo e basta.
Non è molto alta, infatti siamo più o meno alla stessa altezza, snella con una bellissima chioma boccolosa.
Quando ho accettato la sua proposta di uscire oggi non posso nascondere che pensavo ad un diversivo per dimenticare Polpetta e i drammi dell'ultimo periodo; invece si è rivelata un uscita davvero interessante. (non ho pensato a Polpetta nemmeno una volta!!!)
Il programma era quello di vedere una mostra in una città tra casa mia e casa sua, siamo entrambe amanti dell'arte e pensavamo che sarebbe stato carino fare qualcosa che ci accomuna.
La "mostra" se così si può chiamare era pessima, nessuno di noi due l'ha detto apertamente, però scherzavamo e facevamo battute sulle opere inesistenti dell'autore a cui è dedicata (un'opera sua e altre 65435621681 tappabuchi).
Abbiamo parlato e scherzato molto finchè, ad un certo punto, decidiamo di visitare una certa torre compresa nel prezzo del biglietto. Nessuna delle 2 ha un gran senso dell'orientamento perciò, prendendo un'ascensore, siamo finite in un piano ancora in allestimento: era semibuio e sparsi quà e là sorgevano ordinati (e non) espositori per eventuali quadri e opere varie.
Eravamo un po' euforiche per il senso del "proibito", o almeno io lo ero di certo, in un ala vietata al pubblico completamente spoglia di tutto (o quasi), sole a ridere e a scherzare.
Ad un certo punto con una frase da approccio del tipo "Siamo in un posto proibito, dobbiamo fare qualcosa di proibito" si avvicina a me e iniziamo a baciarci.
Da qui le cose degenerano, via i pantaloncini, via gli slip...
Niente male, è stato davvero molto bello, lo rifarei di certo!
Quello che mi ha sorpreso è stato "il dopo", ci abbracciamo, coccoliamo (una cosa da film), ci baciamo e guardiamo negli occhi. Lei mi dice "Resta qui. Ho una cosa per te" e fruga nella sua borsa finchè non trova l'mp3, mi mette una cuffia nelle orecchie: It's time, degli Image Dragons.
Qualche giorno prima le avevo detto che mi piaceva moltissimo, è stata una cosa davvero superlativa e, se posso dirlo, molto dolce.. ho apprezzato.
Dopo alcuni momenti (che in realtà sono durati parecchio anche se non sembrava) sentiamo dei rumori, facciamo appena in tempo a rivestirci che un inserviente compare davanti a noi dicendo sommessamente "Ragazze stiamo chiudendo".
La questione è: come ha fatto a sapere che ci trovavamo in quell'area vietata al pubblico? C'erano telecamere? La domanda rimane irrisolta anche se  ho trovato sospetti gli applausi mentre uscivamo dall'edificio (ehehehe... ops!)
A questo punto ci siamo rifugiate in un bar per continuare a parlare e poi mi ha riaccompagnato a casa. Sia dopo aver fatto quello che abbiamo fatto, sia al bar che in macchina mi diceva che le avrebbe fatto piacere rivedermi.
Si! Credo la rivedrò :)

1 commenti:

Hai tutta la mia invidia: io l'unica cosa che riesco a vedere sono i graffiti nel tragitto casa-lavoro lavoro-casa...
 

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